martedì 30 dicembre 2008

Il Forex trader



Tenacia, pazienza ed una buona preparazione sono molto importanti per chi opera nel Forex.

Vediamo i punti di partenza per operare con successo in questo affascinante e lucroso mercato.

Si stima che più della metà dei Forex trader perda il proprio denaro nel lungo termine. C'è ancora un gran numero di investitori che si avvicinano al mercato, investono senza avere una preparazione e perdono i soldi investiti. Con il passare del tempo, è sorprendente notare che chi perde continuerà a farlo e non ha alcuna intenzione di cambiare la propria strategia.

Vengono ora evidenziati alcuni punti importanti che potrebbero aumentare le possibilità di avere un guadagno nel Forex.

1.Studia il mercato. Questo consiglio è sicuramente il più ricorrente, proprio perchè è il più importante. Se vuoi seriamente avere un guadagno con il Forex, informarti e studiare sono i primi passi che devi fare. Partecipa a seminari sul web, leggi gli articoli e le analisi sul forex, impara online, scarica corsi o compra libri che trattino il forex. È molto importante osservare ciò che fanno gli esperti e in che modo si comportano in determinate situazioni. Impara anche a leggere i grafici ed interpretare gli indicatori: se necessario apri un conto dimostrativo per fare esperienza.

2.Usa il software giusto. Un buon software può farti risparmiare tempo e semplificare la vita. Fai una ricerca attenta dei broker online, valuta costi, vantaggi e strumenti messi a disposizione, che possano garantire un'attenta analisi dei mercati. Consigliamo di provare la piattaforma software aprendo un conto forex demo per valutare senza rischi le proprie capacità.

3.Adotta una strategia. Senza una pianificazione è molto difficile ottenere risultati. Poniti sempre delle domande, le più importanti sono: "Quanto investire?", "Quando ritirarsi?", "Quanto posso guadagnare da questa situazione?", "Quanto posso rischiare?". Un buon piano deve dare risposta a questi interrogativi. Se l'investimento non va a buon fine, adotta un'altra strategia. La disciplina è importante, non far prendere il sopravvento dalle emozioni, sia che tu stia guadagnando o perdendo. Elimina la voglia smisurata di guadagni in poco tempo e cancella dal vocabolario la parola "paura". Entrambi i fattori possono diventare un forte ostacolo per i propri risparmi.

4.Gestisci il denaro. Ovvero controlla il rischio potenziale di ogni transazione, determina un punto di uscita nel caso l'investimento non andasse a buon fine. Se stai investendo i tuoi risparmi, stabilisci in anticipo la somma da investire e la quantità di denaro da tenere fuori dal trading.

Buon trading e Buon Anno!


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lunedì 22 dicembre 2008

I grafici per l'analisi del forex trader.



I grafici sono un ottimo strumento di analisi per il forex trader, siano essi lineari, a barre o candlesticks. E' importante interpretare i trend di una coppia di valute e determinare se sia meglio acquistare o vendere.

La lettura dei grafici non è così complicato e con un po' di pratica è possibile diventare dei veri e propri esperti. Bisogna saper individuare le diverse tipologie di grafici (lineari, a barre, candlestick...) ma, in primo luogo, ricorda che ogni coppia di valute viene sempre quotata nello stesso ordine.

Per esempio, nello scambio tra l'Euro e il Dollaro, il paio EURUSD verrà ogni volta letto allo stesso modo, con l'Euro a fungere da valuta base e la divisa americana come seconda valuta della coppia. Quando la coppia viene scambiata a 1,3908, vuol dire che 1 euro è equivalente a 1,3908 dollari.Se decidi di acquistare (long), farai un buon trade se la valuta base della coppia (ovvero l'Euro) si rafforza nei confronti della valuta secondaria, ovvero se la direzione del grafico è in salita. Se invece decidi di vendere (andare short), vorrai che avvenga il contrario e le linee del grafico abbiano un trend negativo.

Quando analizzi una coppia di valute, fai sempre attenzione al time frame visualizzato nell'asse X del grafico. A seconda della tua strategia di trading, puoi definire tempi che variano da pochi minuti a giorni interi. Nell'asse Y invece si trova nella quasi totalità dei casi il prezzo BID della coppia, anzichè il prezzo ASK.

Prima di acquistare o vendere una coppia, è molto utile studiare il grafico dell'ultima ora e ricavare alcuni elementi, come il trend prevalente, il prezzo corrente in relazione ai giorni precedenti, ed infine i prezzi high e i low raggiunti in 24 ore. In base a questi dati potrai quindi determinare una fotografia della giornata, che indica quale potrebbe essere il trend futuro della coppia.

E' sempre consigliabile seguire i trend... e, in caso di decisioni audaci, il suggerimento è quello di aspettare un pattern ( configurazioni di barre che si manifestano nell'ambito della storia delle contrattazioni di un determinato asset finanziario) che indichi l'inizio di un andamento bullish (rialzo) o bearish (ribasso) e piazzare ordini stop loss che possano limitare le evenutali perdite.

Molto spesso, quando viene rotto un supporto o una resistenza, avviene una reazione molto veloce e può crearsi un'ottima opportunità di guadagno nel giocare sul rebound.

Per esempio se nella coppia EURUSD avviene il breakout di una resistenza a 1,3940, può avvenire un movimento veloce verso i 1,3970 e poi un successivo declino a 1,3930. In questo momento è consigliabile acquistare impostando uno stop-loss a 1,3910, per evitare eccessive perdite da una incontrollata caduta della coppia.

Grazie a questi piccoli consigli, è possibile cominciare a fare luce sui misteri dei grafici, comunemente ostici a chi ha appena cominciato a fare trading, ed evitare di compiere gli errori più comuni che possono portare a perdere velocemente il proprio investimento.

Bye!

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giovedì 18 dicembre 2008

Dollaro appesantito da taglio tassi Fed, euro vola


Dopo la teoria, un pò di pratica!

Andiamo a vedere cosa sta succedendo sul mercato valutario:

Appare evidente che il protagonista assoluto, in questo periodo in negativo..., è il dollaro ... che perde terreno nei confronti delle principali valute.

Si indebolisce nei confronti di quella giapponese, il cambio dollaro/yen piomba a 87,45, in calo rispetto ai valori di metà mattinata (88,50). I

l biglietto verde estende le perdite anche nei confronti della moneta unica, il cambio euro/dollaro sale a 1,4607 (se pensiamo che 15 gg fa eravamo intorno a 1,26!!)

La valuta europea si apprezza nei confronti di quella nipponica, il cambio euro/yen sale a 125,45

La decisione della Fed di praticamente azzerare il tasso sui Fed funds (sceso ad un range compreso tra lo 0% e lo 0,25%) ha colto di sorpresa i mercati che si attendevano un taglio meno corposo, inducendo gli operatori a vendere a piene mani la valuta statunitense.

Ne ha beneficiato l'euro, in considerazione dello spread di rendimento che, fino ad eventuali nuove mosse nello stesso senso da parte della Banca centrale europea, perdurerà nei confronti delle principali valute.
Quali ripercussioni?
Dal punto di vista speculativo ci sono ottime possibilità di fare trading data l'elevata volatilità di questo periodo (Profit... e Loss!!!)
Da quello commerciale, le Aziende USA vedranno aumentare le esportazioni.

Perchè?

Con la debolezza del dollaro l'importatore italiano, ad esempio, ora potrà acquistare una maggior quantità di merce statunitense con la stessa quantità di Euro... o, se preferite, potrà acquistare lo stesso quantitativo di merce...spendendo meno euro!

Come?

1 Dicembre 2008: Eur/USD = 1,2600 (... ricevo 1,26 $ in cambio di 1 Euro)

Compro 100 gadget rappresentatnti la Statua della Libertà (prodotto USA) al prezzo unitario di... 1,26 $

(1,26 x 100 pezzi) = 126 $ ... quindi, al cambio del 1 Dicembre...
100 gadget = 126$ = 100 Euro.


Arriviamo ad oggi:

il cambio attuale è: Eur/USD = 1,46 (... ricevo 1,46 $ in cambio di 1 Euro)

alternative:

1. posso scegliere di comprare lo stesso numero di gadget... spendendo meno Euro!
(prezzo unitario gadget x 100 pezzi) = 1,26$ x 100 = 126$
...al cambio di oggi (1,46)...
(126$/1,46)... o se preferite... (126$ x 0,68) = 86,3 Euro
(per gli stessi 100 pezzi, spendo circa 13 Euro in meno)

... quindi, al cambio del 18 Dicembre, 100 gadget = 126 $ = 86 Euro.

2. con gli stessi 100 Euro ho a disposizione 146 $ (non più "solo" 126$... e tale differenza mi permette di acquistare - a parità di Euro - circa 15 gadget in più...

(nuova somma disponibile / prezzo unitario gadget) = N° di pezzi acquistabili
(146 $/1,26 $= 115,87 pezzi)

Chiaro? ...ok, basta con i numeri!

E' bene ricordare che, per effetto dello stesso ragionamento, se un rafforzamento dell'euro sul dollaro risulta favorevole all'importatore italiano (gioie), non altrettanto lo sarà per l'esportatore italiano (dolori).

Ma approfondiremo questo argomento in seguito...

Bye!


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venerdì 12 dicembre 2008

Un passo alla volta...



Il mercato forex si basa sullo scambio di valute con lo scopo di ottenere un guadagno sull'acquisto o sulla vendita di esse. Questo tipo di trading è molto simile agli altri ed è quindi piuttosto semplice capirne i meccanismi.

L'obbiettivo di tutti i trader che operano in questo mercato è quello di valutare le condizioni del mercato ed in base ad esso scambiare una coppia di valute, nella speranza che le previsioni si avverino e le valute acquistate subiscano un aumento del proprio valore.

Nei precedenti post abbiamo già introdotto alcuni dei concetti che troverai in questa pagina, tuttavia abbiamo ritenuto utile ripeterli per poter approfondire le nozioni più importanti.
Comprendere i tassi di cambio.

Un tasso di cambio è il rapporto del valore di una valuta rispetto ad un'altra.

Se per esempio prendiamo in considerazione il cross EUR/USD, il tasso di cambio indica quanti Euro sono necessari per acquistare un Dollaro, o contrariamente quanti Dollari è necessario spendere per acquistare un Euro.

Le valute nel forex non vengono mai prese singolarmente, ma in coppia (EUR/USD, EUR/GBP, USD/JPY). Di conseguenza non sentirai mai parlare solo dell'euro o del dollaro, o del franco svizzero, ma dell'euro in relazione al dollaro o al franco.

Perchè?

Perchè nelle transazioni Forex avvengono simultaneamente l'acquisto di una valuta e la vendita di un'altra.
Per esempio se abbiamo la quota "EUR/USD = 1,2618", dobbiamo tenere in considerazione quanto segue: La prima valuta, chiamata numeratore e posizionata prima del simbolo slash (/), è conosciuta come la valuta "BASE". L'altra valuta invece è chiamata contatore, o valuta quotata. Il tasso di cambio indica quante unità di una valuta quotata devi acquistare per vendere un'unità della valuta base. Per ricevere 1,2618 dollari dovrai quindi comprare 1 euro.
La valuta base viene presa come riferimento sia nelle transazioni di acquisto che di vendita. Se fai trading nella coppia EUR/USD significa che stai comprando la valuta base e simultaneamente vendendo la valuta quotata. Normalmente una divisa viene acquistata quando si ritiene che possa subire un apprezzamento nel tempo.

Ancora dubbi su Bid e Ask?

Per poter essere in grado di operare senza errori nel forex, è molto importante avere chiaro il significato di Bid e Ask, per evitare confusioni in caso di trading con soldi reali. Ripetiamo ancora una volta il significato di questi due importanti concetti: il BID è il prezzo di vendita di una valuta, mentre l'ASK è il prezzo di acquisto. La differenza tra i due valori viene definita spread.

Cosa significano Long e Short?

Questi due termini possono sembrare incomprensibili per chi si avvicina al foreign exchange per la prima volta, ma dopo un esempio, vedrai che queste due parole acquistano un significato molto più chiaro.

Manteniamo come cross di esempio la coppia EUR/USD. Se pensi che l'euro possa crescere di valore nei confronti del dollaro, opterai di comprare la valuta base per poi rivenderla successivamente ad un prezzo più alto. Per il broker questo significa aprire una "posizione long". Se pensi invece che la valuta di base possa deprezzarsi nei confronti dell'altra valuta del cross, andrai in "short", decidendo di vendere la valuta e riacquistarla in seguito ad un prezzo più basso.

Come cominciare a fare Trading?

Iniziare a comprare e vendere valute è davvero molto semplice per chi ha una connessione ad internet: in pochi minuti è infatti già possibile ottenere i primi guadagni (o perdite). Innanzitutto è necessario scegliere il proprio broker online, leggendo attentamente tutte le condizioni offerte e le informazioni richieste per poter essere in grado di cominciare. Mi raccomando diffida sempre dei siti che garantiscono facili guadagni e rendite assicurate, perchè com'è noto nessuno regala niente, soprattutto se si tratta di soldi. I guadagni avvengono (ovviamente) solo in caso di strategie e previsioni giuste. Ogni tipo di investimento comporta dei rischi ed il Forex non ne è esente; per questo motivo consigliamo di fare investimenti oculati e continuare ad "allenarsi" studiando continuamente l'evoluzione dei mercati e delle condizioni economiche.

Se sei agli inizi e vuoi provare a fare trading senza rischi, ti suggerisco di aprire un conto demo presso un broker , ce ne sono tanti.... Questo conto è esattamente simile ad un "conto vero", ma vengono scambiati soldi virtuali e non esistono rischi. Non appena ti sentirai sicuro potrai passare in ogni momento ad un account reale, in cui potrai operare nel forex investendo soldi reali.

Un passo alla volta...

Bye!


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lunedì 8 dicembre 2008

Profit & Loss


Nonostante i principali software di trading online calcolino automaticamente il Profit & Loss, ovvero i Profitti e le Perdite per ogni posizione aperta,può essere utile una breve spiegazione su come tali parametri vengano calcolati.
Per comprendere questi semplici calcoli è necessario aver assimilato un paio di concetti. Avrai sicuramente già sentito la parola "PIP"... no? Beh, su un mio precedente post potrai approfondire l''argomento... Cmq, in estrema sintesi, il PIP è l'incremento minimo di una valuta.

Se per esempio il cross EUR/USD varia da 1,3440 a 1,3441, la differenza è di 1 PIP. Il Pip è l'ultima cifra decimale di una quota. Con il PIP si possono calcolare i profitti e le perdite di un trading.

Dato che ogni moneta ha un proprio valore, può essere utile calcolare il valore di un pip per ogni valuta. Nel caso di una quotazione EUR/USD, per calcolare il valore di un PIP bisogna fare quanto segue:
1. Prendere il tasso di cambio della coppia: es. EUR/USD 1,3440
2. Ricordare la seguente formula: PIP = valore minimo PIP / cambio valuta
3. Applicare la formula, ovvero: dividere il valore minimo di 1 pip (0,0001) con il tasso di cambio, quindi... 0,0001 / 1,3440 = 0,000074405
Lo Yen giapponese (JPY) è un caso particolare, il valore si calcola prendendo il secondo punto decimale della valuta, ovvero .01. Di conseguenza, in un ipotetico cambio tra EUR/JPY = 136,37, il valore sarebbe il seguente: 0,01 / 136,37 = 0,00007333.

Come calcolare il Profit & Loss.

Adesso che sappiamo calcolare il valore di un PIP, possiamo addentrarci nella parte più interessante... ovvero il calcolo del profitto e delle perdite. Anche in questo caso, fortunatamente, non ci sono grandi formule da ricordare.

Per spiegare meglio questo concetto cominciamo subito con un esempio:

1. Cominciamo un trade e prendiamo in esame la coppia EUR/USD. Ipotizziamo che i prezzi bid/ask siano i seguenti: 1,3460/1,3462, ovvero posso vendere 1 euro a 1,3460 o comprarlo a 1,3462 dollari.
2. Secondo noi l'Euro acquisterà terreno nei confronti del Dollaro e decidiamo quindi di comprare.
3. Iniziamo il Trade: compriamo 100.000 euro pagandoli 134.620 dollari (prezzo ask). Ricorda che con un margine del broker dell'1%, il tuo deposito per questa operazione sarebbe di 1,350 $, circa 1000 euro.
4. In poco tempo vediamo che l'Euro si è effettivamente apprezzato sul Dollaro e la coppia ha acquistato il valore 1,3464/1,3466. Decidiamo quindi di vendere 100.000 euro e guardiamo il prezzo BID: 1,3464. Il ricavo è quindi di 134.640 dollari.

Abbiamo comprato 100.000 euro a 1,3462 dollari, per un totale di $134.620. Abbiamo poi deciso di vendere 100.000 euro a 1,3464 dollari, ricevendo $134.640. La differenza è di 2 pips, ed il profitto in dollari è $134.640 - $134.620 = $20 (oppure 0,0002 x 100.000 = 20).

Le perdite (Loss) vengono calcolate allo stesso modo: se nell'esempio precedente l'Euro avesse perso sensibilmente terreno nei confronti del Dollaro e la coppia fosse scesa di valore, la perdita sarebbe quanto segue:

1. Acquistiamo 100.000 euro a 1,3462... pagandoli 134.620 dollari.
2. L'Euro si indebolisce e scende a 1,3456/1,3458. Decidiamo di limitare le perdite e vendiamo 100.000 euro a 1,3456, ricevendo 134.560 dollari.

Abbiamo comprato 100.000 euro con prezzo ask a 1,3462 dollari spendendo $134.620. In seguito per limitare i danni abbiamo venduto 100.000 euro a 1,3456 dollari, intascando $134.560. Il "LOSS" in questo caso è stato di $60.
Semplice no? Ricorda che quando vuoi vendere una moneta, devi guardare il prezzo BID, mentre quando compri devi tenere a mente il prezzo ASK.

Buon trading!!


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giovedì 4 dicembre 2008

Il Forex: un mercato prevalentemente speculativo.


L’obiettivo degli investitori nel Forex trading è di ricavare profitto dai movimenti del mercato. Più del 95% dei trades è fatto per scopi speculativi (cioè per ricavare profitto). Il resto appartiene alla copertura del rischio e altre attività che magari tratteremo in seguito.

I trades nel Forex (tradati con piattaforme attraverso internet) sono trades non fisici (not-delivery): le valute non sono scambiate fisicamente, ma sono oggetto di contratti (deals) che vengono stipulati ed eseguiti. Entrambe le parti di tali contratti (il trader e la piattaforma di trading) si impegnano a compiere le proprie obbligazioni: una parte è obbligata a vendere l’ammontare specificato, e l’altra parte è obbligata a comprarlo).

Come detto, oltre il 95% dell’attività del mercato è per scopi speculativi, così che non c’è l’intenzione delle parti di eseguire effettivamente il contratto (la consegna fisica delle valute). Quindi, i contratti (chiamati anche posizioni) terminano compensati con una posizione opposta, con conseguente profitto e perdita delle parti coinvolte.

Un contratto forex (o forex deal) è un contratto stipulato tra il trader e il market-maker (per esempio la piattaforma forex).

Il contratto è composto dai seguenti componenti:

- la coppia di valute, che è la valuta da comprare e la valuta da vendere.
- la somma da investire, che è la quantità di valuta coinvolta nel contratto;
- la quotazione (il tasso di cambio tra le due valute).

Il contratto forex, in questo contesto, è quindi un obbligazione a comprare e vendere una specifica quantità di una particolare coppia di valute a un determinato tasso di cambio.

Facciamo un esempio:
supponiamo che il tasso di cambio di EUR/USD (euro per dollaro americano) in un dato giorno è 1.2666 e un investitore compra 1.000 euro in quel giorno, pagando 1.2666 dollari USA. Immaginiamo che il giorno dopo la quotazione sale a 1.2888, il valore dell’euro è aumentato in relazione al dollaro americano. Ora l’investitore può vendere i 1000 euro per ricevere 1.2888 USD (United States Dollars, cioè dollari americani). L’investitore quindi riceve 22 dollari in più di quando iniziò il giorno prima.

Questo è tutto!
Abbastanza semplice, no? Si compra sperando che la quotazione salga, o si vende sperando che la quotazione scenda. Nient’altro da fare.

Comunque, per sapere se l’investitore ha fatto un buon investimento, bisogna confrontare questo investimento con investimenti alternativi.

Come minimo, il ritorno sull’investimento (ROI) dovrebbe essere comparato con il ritorno su un investimento “sicuro”. I bond americani a lungo termine sono considerati un investimento “sicuro” poichè virtualmente non esiste la possibilità che falliscano - per esempio che il governo USA vada in bancarotta, o che non sia capace di pagare (o che non voglia pagare) i suoi debiti.

Questo rappresenta solo un parametro standard di riferimento, poiché in pratica, normalmente, il rendimento del forex è molto più alto di qualsiasi bond o azione o obbligazione con il quale si voglia confrontare!

...Ovviamente, come in qualsiasi mercato esistente, bisogna sapere che c’è sempre il rischio di perdere quello che si investe.

Il consiglio? Quello di non investire più di quanto si è disposti a perdere!

A presto!


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martedì 2 dicembre 2008

EFFETTO LEVA...




Cosa significa?

Semplicemente che, pur avendo un capitale iniziale molto limitato, possiamo sostanzialmente utilizzarlo come "garanzia" ed investire una somma 50, 100 o 400 volte superiore!

Come?
Sfruttando, per l'appunto, l'effetto leva.

Facciamo un esempio...

Apro un conto, deposito 2000 $.

Posso "divertirmi" con il mio piccolo capitale (perdere poco... ma guadagnare anche poco...) oppure... operare in leva.

Vogliamo strafare? Utilizziamo la leva 400!

In questo caso occorre fare questo calcolo: (2000 x 400) = 800.000 ...e parliamo di $!!

800.000 $ = 8 Lotti (ricordate? Un lotto = 100.000)

Sfruttare la leva 1:400 significa muovere contemporaneamente 8 lotti, quindi 800.000 $... o se preferite circa 615.000 Euro ... o ancora 1.3 Miliardi delle vecchie Lire!

Che storia, eh?! ...e tutto con i vostri 2000 $ iniziali!

Dov'è il trucco?

Eccolo, se così vogliamo chiamarlo: entrando con 8 lotti, con la perdita di un solo pip, scatterebbe il margin call!

E cos'è?

Quando le nostre riserve sul nostro account stanno per finire o non bastano più per garantire le operazioni di trading, veniamo chiamati dal nostro broker ed "invitati" a rientegrare il margine richiesto di negoziazione, altrimenti la nostra operazione rischia di essere chiusa in perdita.

E chiaro che con uno stop di un solo pip.. le possibilità che scatti sono praticamente certe!
Dunque...

Non facciamoci ingannare da offerte fantasmagoriche di strumenti che, posso dire con certezza quasi assoluta, non utilizzeremo mai!

Operiamo con leve basse, e cerchiamo di mettere sempre gli stop-loss!

A presto!

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