Il market sentiment ha continuato a rimanere positivo anche nella giornata di giovedì. I mercati equity sono rimasti in territorio positivo con l’indice VIX che dal livello di 39 di inizio settimana è sceso a 35.50. I dati rilasciati sono stati di supporto a tale sentiment, con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione americane scese da 665k unità a 610K, portando così la media mobile a quattro settimane a 651k da 660k.
I dati pubblicati dall’Amex hanno mostrato come la crescita dei “bad loans” sia diminuita durante il mese di marzo, l’Empire States ha fatto segnare un bel -14.65 contro le attese che si attestavano a circa -35 e, cosa più importante, la Fed, all’interno del Beige Book ha indicato che su 12 distretti, 5 stanno vedendo segni di minore contrazione economica.
Piccoli miglioramenti di dati che comunque, in valore assoluto rimangono negativi, riescono a dare fiducia ai mercati e la loro reazione è sotto gli occhi di tutti.
Notiamo una buona propensione per acquisti di valute considerate sottovalutate e che sono rimaste in overshooting per parecchio tempo, sterlina e australia in testa.
Sul lato europeo, il CPI ha toccato il livello di 0.6% e molto probabilmente arriverà a bucare il livello zero nei prossimi mesi. La Bce, come sappiamo, ha cambiato la sua view di medio periodo, non vedendo più l’inflazione come pericolo principale ma annunciando che nel mese di maggio verranno adottate misure non convenzionali (chiaramente per paura di effetti deflazionistici).
Dunque...
Sui mercati valutari, non registriamo novità rilevanti se non la conferma del trend ribassista del
cross eur/usd guidato da un lato dalle aspettative sui tassi Bce e dall’altro dalla consapevolezza che il ciclo economico negli Usa inizia a dare segnali di minore calo e quindi di una prossima congiuntura economica probabilmente migliore negli Stati Uniti che nell’Area euro.
Il cross eur/usd si trova ancora all’interno di una trendline ribassista di medio periodo con il cambio che, dopo aver violato 1,32 ed 1,31 in successione continua, si posiziona in prossimità del supporto collocato in area 1,30 che rappresenta il limite superiore nell’ampio canale laterale compresa tra i livelli di 1,30 ed 1,25 punti. La divisa unica risulta penalizzata anche contro yen con il cross eur/yen che si riporta in prossimità dei 130punti dopo il rally delle settimane scorse.
Sui massimi di periodo la sterlina sia contro il biglietto verde (in settimana toccato il livello di 1,50) che contro la divisa unica con il cross Eur/Gbp che è pronto a testare i minimi dell’anno in area 0,87-0,88.
Sui massimi di periodo la sterlina sia contro il biglietto verde (in settimana toccato il livello di 1,50) che contro la divisa unica con il cross Eur/Gbp che è pronto a testare i minimi dell’anno in area 0,87-0,88.
Tra le valute minori in calo la corona svedese e neozelandese.
Bye!
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