giovedì 4 dicembre 2008

Il Forex: un mercato prevalentemente speculativo.


L’obiettivo degli investitori nel Forex trading è di ricavare profitto dai movimenti del mercato. Più del 95% dei trades è fatto per scopi speculativi (cioè per ricavare profitto). Il resto appartiene alla copertura del rischio e altre attività che magari tratteremo in seguito.

I trades nel Forex (tradati con piattaforme attraverso internet) sono trades non fisici (not-delivery): le valute non sono scambiate fisicamente, ma sono oggetto di contratti (deals) che vengono stipulati ed eseguiti. Entrambe le parti di tali contratti (il trader e la piattaforma di trading) si impegnano a compiere le proprie obbligazioni: una parte è obbligata a vendere l’ammontare specificato, e l’altra parte è obbligata a comprarlo).

Come detto, oltre il 95% dell’attività del mercato è per scopi speculativi, così che non c’è l’intenzione delle parti di eseguire effettivamente il contratto (la consegna fisica delle valute). Quindi, i contratti (chiamati anche posizioni) terminano compensati con una posizione opposta, con conseguente profitto e perdita delle parti coinvolte.

Un contratto forex (o forex deal) è un contratto stipulato tra il trader e il market-maker (per esempio la piattaforma forex).

Il contratto è composto dai seguenti componenti:

- la coppia di valute, che è la valuta da comprare e la valuta da vendere.
- la somma da investire, che è la quantità di valuta coinvolta nel contratto;
- la quotazione (il tasso di cambio tra le due valute).

Il contratto forex, in questo contesto, è quindi un obbligazione a comprare e vendere una specifica quantità di una particolare coppia di valute a un determinato tasso di cambio.

Facciamo un esempio:
supponiamo che il tasso di cambio di EUR/USD (euro per dollaro americano) in un dato giorno è 1.2666 e un investitore compra 1.000 euro in quel giorno, pagando 1.2666 dollari USA. Immaginiamo che il giorno dopo la quotazione sale a 1.2888, il valore dell’euro è aumentato in relazione al dollaro americano. Ora l’investitore può vendere i 1000 euro per ricevere 1.2888 USD (United States Dollars, cioè dollari americani). L’investitore quindi riceve 22 dollari in più di quando iniziò il giorno prima.

Questo è tutto!
Abbastanza semplice, no? Si compra sperando che la quotazione salga, o si vende sperando che la quotazione scenda. Nient’altro da fare.

Comunque, per sapere se l’investitore ha fatto un buon investimento, bisogna confrontare questo investimento con investimenti alternativi.

Come minimo, il ritorno sull’investimento (ROI) dovrebbe essere comparato con il ritorno su un investimento “sicuro”. I bond americani a lungo termine sono considerati un investimento “sicuro” poichè virtualmente non esiste la possibilità che falliscano - per esempio che il governo USA vada in bancarotta, o che non sia capace di pagare (o che non voglia pagare) i suoi debiti.

Questo rappresenta solo un parametro standard di riferimento, poiché in pratica, normalmente, il rendimento del forex è molto più alto di qualsiasi bond o azione o obbligazione con il quale si voglia confrontare!

...Ovviamente, come in qualsiasi mercato esistente, bisogna sapere che c’è sempre il rischio di perdere quello che si investe.

Il consiglio? Quello di non investire più di quanto si è disposti a perdere!

A presto!


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